Il progetto esprime e rivela tutta l’esperienza di 50 anni di attività del Gruppo Abeliano, come sempre teso (sin dalla costituzione nel 1973 in “cooperativa culturale”, tra le prime in Italia) all’ideazione di proficue occasioni di rilancio e valorizzazione delle tradizioni e culture locali, non solo per i contenuti socio-antropologici bensì anche in chiave di rielaborazione delle pratiche dell’espressione collettiva.

I principali temi affrontati con il progetto riguardano il potere, l’amore, la morte, la sopraffazione, la periferia, l’esodo, la follia, protagonisti in ogni tempo e in ogni paese, messi a fuoco dalla maestria di drammaturghi e di poeti contemporanei del loro tempo che si ritrovano ad esserlo anche del nostro. Passioni che riproducono sé stesse nei loro corsi e ricorsi storici, affinandosi e imbellettandosi per apparire altro da sé stesse, smascherate ancora una volta dalla sensibilità dei grandi Poeti, messe a fuoco dalla lente d’ingrandimento del palcoscenico; senza confini alle discipline visive e descrittive dei registi; interpretate con le verità del cuore degli Attori.

Queste le scelte culturali che, sotto la direzione artistica di Vito Signorile, caratterizzano il percorso di studi, produzioni e ospitalità con cui il Gruppo Abeliano si pone ulteriormente al servizio della propria città, delle problematiche sociali e delle periferie, con una costante attenzione alle giovani generazioni e alla drammaturgia contemporanea, e soprattutto in sincero e costante rapporto dialettico, e non solo di gradimento, col proprio pubblico e con i quartieri periferici della città e della regione.

Vissute dal Gruppo Abeliano con la strenua volontà di aderire alle esigenze dei destinatari, le proposte sistematizzate nel presente progetto nascono proprio dalla riflessione accurata e metodica condotta sui processi di fruizione in atto nelle platee contemporanee, con sforzi diretti a trovare il cammino giusto per coniugare armonicamente l’esigenza di soddisfarne gusti e tendenze con quella necessità, precipua ai teatranti, di sperimentare ed innovare anche nel solco delle convenzioni ‘commerciali’ mediante capacità ‘da bottega’ di re-invenzione delle stesse. Tra le risultanze di codesta dinamica vi sono, come finora ampiamente appurato negli effetti, la co-abitazione fruitiva di generazioni molto differenti (interessate a prodotti naturalmente variegati che così vengono a essere raggiunte e coinvolte) ma anche produzioni (‘nuovi allestimenti’ del Gruppo Abeliano o le ‘ospitalità’ miratamente selezionate) in cui (grazie a forme espressive commistionate e a linguaggi avanguardistici adottati) i bacini di utenza si vengono mirabilmente ad incrociare e sovrapporre senza difficoltà, giovandosi di possibilità polisemiche, ed avvantaggiando quell’auspicato dialogo implicito ed indiretto tra fasce sociali, coorti generazionali, settori creativi e subculture urbane.

Il parco di abbonati affezionati e entusiasti delle ‘stagioni dell’Abeliano’ ci da conferma di direzioni di intervento nuove (come lo streaming delle produzioni durante l’emergenza Covid e il lockdown); in parallelo, l’evoluzione dei consumi giovanili ci suggerisce il recupero della grande Poesia, della Prosa impegnata, fino al bisogno di una contaminazione tra musica, recitazione ed arti figurative e coreutiche. Tutte sfide per le quali il progetto fornisce le sue soluzioni.

Gli obiettivi principali che si intende raggiungere, infatti, attengono la maggior maturazione dei valori democratici attraverso una programmazione originale che si contraddistingua per qualità di autori e di interpreti, per il recupero e la valorizzazione di ambiti disciplinari disparati, per una miglior conoscenza delle criticità umane universali (emarginazioni, disabilità, incomprensioni interpersonali, discriminazioni di ogni sorta) nonché per la progressiva alfabetizzazione ai linguaggi digitali mediante l’implementazione di modalità spettacolari scenico-trasmissive che faciliti in tal senso gli strati sociali meno agiati, e non ultima un’attenzione particolare alla formazione del giovane pubblico (studenti e universitari) con convenzioni, promozioni, collaborazioni formalizzate e proposte teatrali ed iniziative culturali utili anche ai loro programmi scolastici di letteratura, poesia, scienze, filosofia.

Per far fronte all’importanza degli interventi progettati, il Gruppo Abeliano si è attrezzato inaugurando anche nuove sale (preminente l’ActorStudio, con capienza ‘da camera’ di max 50 spettatori), attivando sinergie con associazioni e realtà sociali del territorio, coinvolgendo altre imprese culturali di livello, puntando infine al ricambio professionale di abilità e competenze più adatte in un’ottica integrata.

Il piano di attività appositamente concepito per dar concretizzazione alla mission di obiettivi suesposta si articola in produzioni spettacolari originali e in ospitalità, laboratori, iniziative ed eventi sociali.

RASSEGNE

Gli spettacoli si derubricano nelle seguenti rassegne (con calendari specifici ottimizzati e armonizzati):

I SOLISTI (1a e 2a edizione):

Rappresenta quella istanza avvertita da tempo, un sogno realizzatosi in collaborazione con il TPP, un intraprendente palinsesto di lezioni-spettacolo su misura per l’ActorStudio di recente inaugurazione, la chiara evidenza dell’eccellenza dei teatranti pugliesi che si avvicendano sul palco per portare testimonialmente la propria esperienza d’attore e le creazioni sceniche in corso di studio, anche in dialogo con il pubblico promuovendone la crescita sotto l’egida delle più attestate acquisizioni di pedagogia teatrale. Cominciata nel settembre 2020, la 1a edizione prosegue con i restanti appuntamenti, cui segue la 2a edizione con altri artisti interpellati.

ACTOR:

È il distintivo d’onore dell’Abeliano, una rassegna storica che ha pioneristicamente avviato in Puglia l’ospitalità degli attori e Compagnie nazionali avvicinandoli alle platee nostrane, ma anche la vetrina buona da cui poter presentare a sua volta all’Italia le traiettorie di ricerca e produzione peculiari del Gruppo Abeliano e delle altre Compagnie del Meridione. In tal modo di anno in anno ha coltivato il parterre di abbonati fidelizzati, d’altro canto sancendo fama e carriere di tanti professionisti della scena italiana.

TO THE THEATRE:

Nata per dar voce ad allestimenti di carattere più sperimentale e giovanile, questa rassegna si consacra nel tempo di pari valore di Actor, appassionando spettatori di diverso lignaggio socio-culturale (e minori possibilità) e rappresentando per i nuovi gruppi teatrali professionali il banco di prova della loro visibilità già raggiunta. Tant’è che spesso ormai ospita titoli che esondano da Actor, e/o spettacoli del Gruppo Abeliano (tanto di repertorio che neo-prodotti) che si vuol portare alternativamente alla fruizione dei più giovani a prezzo più accessibile.

A TEATRO CON MAMMA E PAPA’:

È la rassegna dedicata alle famiglie e i ragazzi, in programma la domenica al Teatro Abeliano.

Certamente vi fanno tappa tra i migliori spettacoli di Teatro per le nuove generazioni prodotti in Italia negli ultimi anni per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e per le famiglie. Alcuni sono affermati e in replica per l’Italia, altri premiati o in odore di riconoscimenti prestigiosi, ma tutti di altissima qualità che li rende piccole opere d’arte adatte a tutte le età, ricche in contenuti ed emozioni.

ABELIANOEVENTS:

Raccoglie tutte quelle rappresentazioni teatrali e quelle spettacolazioni stra-ordinarie ospitate dall’Abeliano, dai nomi più noti ai volti più promettenti, lanciando nuovi protagonisti della scena pugliese nonché il debutto di nuove produzioni sia del Gruppo Abeliano che delle più effervescenti compagnie locali. Rientrano nella rassegna anche le manifestazioni organizzate nel quadro di “oMaggio a Bari” (in cui esordiscono, garantiti da una visibilità patrocinata dal Comune, i concittadini con vocazioni poetiche e drammatiche) e le iniziative speciali rivolte a un pubblico da ‘coltivare’ (progetti pensati per le scuole, gli anziani, i disabili, le periferie).

CONFINI LABILI:

Per dar spazio ad un genere in crescente affermazione, quello del Teatro/Canzone, parte questa nuova rassegna che con cadenza mensile proporrà spettacolazioni musicali da parte di noti gruppi che operano su un sostrato vocazionale teatrale. L’offerta così sistematizzata consente di viaggiare sul crinale tra i confini di genere e si fa occasione privilegiata di incrocio tra i pubblici dei due ambiti, con la possibilità di attrare e soddisfare esigenze plurime e di nicchia.

OSPITALITÀ

Le attività programmate nel progetto includono anche l’ospitalità di rassegne/spettacoli di:

  • Comune di Bari/Teatro Pubblico Pugliese (sia per la stagione di prosa che per il DAB)

  • Stagione Concertistica Collegium Musicum (direzione artistica M° Rino Marrone)

  • Teatro dei Borgia (direzione artistica M° Giampiero Borgia)

  • ResExtensa (direzione artistica M° Elisa Barrucchieri)

  • Radicanto (direzione artistica M° Giuseppe De Trizio)

FORMAZIONE

Anche la formazione alle arti sceniche rientra in questo nostro progetto, nello specifico con i laboratori (per ragazzi, adulti, insegnanti) guidati da Tina Tempesta e Betty Lusito, e la factory sperimentale “Tutti Uniti” ideata e condotta da Vito Signorile, rivolta a giovani attori e a professionisti in specializzazione, peraltro tesa all’allestimento di una produzione originale (“Italian Graffiti”) da portar in scena auspicabilmente in giugno 2021 e far quindi circuitare successivamente per altri teatri dei centri pugliesi da individuare.

Le attività programmate implicano skills artistiche plurime che attengono ambiti performativi variegati (teatro, poesia, danza, musica e canto, video) con l’esito di potenziare l’innovazione dei linguaggi artistici e la sperimentalità di convenzioni spettacolari a livello di processi di produzione ma anche a livello di dinamiche di fruizione dei prodotti/servizi offerti, ad es.: la dislocazione di uno spettacolo tra più ambienti del teatro Abeliano con la fruizione itinerante; in altri spettacoli si attuerà un’introiezione ‘drammaturgicamente partecipativa’ del pubblico; la rassegna I SOLISTI è già applaudita come format di lezione-spettacolo inedito/ innovativo; la selezione dei titoli delle rassegne presta attenzione alla qualità dei loro elementi espressivi.

Sul piano produttivo inoltre, i nuovi allestimenti inediti rappresentano il frutto di una ricerca di linguaggio approfondito: Naufragar m’è dolce in questo mare (i grandi poeti della letteratura italiana, di e con Vito Signorile, ideazioni video Danilo Mida, musiche originali Davide Ceddìa); Amore (drammaturgia e regia di Vito Signorile, con Giuseppe De Trizio, Davide Ceddìa, Sarita Schena, Betty Lusito e Vito Signorile); Il Gioco della Verità (di Ettore Catalano e Vito Signorile). Rilevanti gli ‘studi permanenti’ condotti dal direttore artistico col team del Gruppo Abeliano (L’Anima baciata, Pirandello-Cechov, Apertura Beckett di M. Santeramo, Pinocchio) ma soprattutto innovativo il laboratorio sperimentale “Tutti Uniti” con cui recuperare la ‘coralità’ (organizzativa e realizzativa) altrove in rischiosa dismissione.

Un altro elemento d’innovazione attiene il percorso sul “teatro dell’accesso” ovvero “forme, linguaggi e tecniche per l’integrazione delle disabilità” per il quale si è riusciti a organizzare all’Abeliano un laboratorio specifico che terrà Gianfranco Berardi (17-23 gennaio 2021) in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi – sezione Bari.

A livello organizzativo risulta altresì innovativa la ridistribuzione degli incarichi per portare a termine le attività programmate, con funzioni riassorbite sotto altri comparti (es. la richiesta di permessi Siae passa dal Botteghino alla Segreteria Artistica) che produce evidenti giovamenti. A livello di marketing la scelta di prezzi ‘popolari’ per molti degli spettacoli ridimensiona gli scenari di mercato e riconfigura le dinamiche di consumo associandosi a un’etica della cultura che promuove davvero i ceti sociali svantaggiati.

La fruizione dal vivo è garantita dalla disposizione dei posti in teatro secondo normative di legge antiCovid di cautela e distanziamento svolgendosi in piena sicurezza, per cui la sala può ospitare max 150 spettatori a replica (stante l’ultimo DPCM). Naturalmente per fronteggiare eventuali lockdown si favorirà l’opzione a distanza con trasmissioni in streaming digitale su internet e i canali social dell’Abeliano fin a pervenire alla stagione ‘virtuale’ oltre alla ‘reale’. Allo streaming digitale (sia in diretta che differita) degli spettacoli dal Teatro Abeliano si affiancherà la sperimentazione ed integrazione anche di modalità e soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva/interattiva/partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale, 3D).

Il progetto intende la trasmissione in streaming degli spettacoli teatrali e delle iniziative culturali organizzate dal Gruppo Abeliano non soltanto in vista delle urgenti ed indispensabili forme di comunicazione a distanza necessitate dalle emergenze sanitarie, ma poiché crede nell’ulteriore miglioramento dell’offerta al pubblico proprio in occasione del 50° di attività.

A livello tecnico risulta poi innovativo l’adeguamento del deflusso di pubblico al di là delle contingenze emergenziali, rispetto alle quali invece l’innovazione si attesta su un duplice binario tecnologico: sistemi per lo smart working e il telelavoro; soluzioni digitali per l’automazione del sistema di vendita a distanza per il contenimento del Covid-19;

Le attività del progetto vogliono porsi ad incentivazione della creatività del tessuto sociale, dalle maestranze professionali implicate al pubblico che vi partecipa ed assiste da spettatore. L’originalità della proposta progettuale che il Gruppo Abeliano avanza si concretizza nella oculata varietà di spettacoli ed iniziative per favorire il miglioramento sociale e costruire un tessuto sano di perpetuazione di valori civili e democratici. La scelta di creare spettacolazioni coinvolgendo il pubblico, la sfida di portare alle platee contenuti di qualità e al contempo di avvicinarle con proposte ‘popolari’ in cui riconoscersi, nonché una nuova sala (ActorStudio) per la formazione artistica e per la rassegna I SOLISTI (alla sua 2a edizione), concorrono ad ampliare l’audience e ad affinarne il gusto. La ‘carica generativa’ che le attività del progetto comportano, tese qual sono alla sollecitazione sociale e a ‘costruire cultura’ liberando nuove creatività ed energie, concorre a produrre partecipazione civica e ravviva il senso di comunità.

Il progetto è pensato per rispondere d’altronde alle contingenze del territorio metropolitano e alle necessità dell’attualità, optando per una flessibilità che – sistematizzando gli spettacoli con intelligenza e proponendo anche eventi, iniziative sociali e manifestazioni culturali che vadano ad operare sulle esigenze richieste dal contesto – tramanda una ratio progettuale dai riscontri positivi, in riferimento all’utilità mostrata in 50 anni d’attività del Gruppo Abeliano.

Gli impatti sociali e culturali per gli operatori ed artisti coinvolti si possono descrivere come prefigurati e pre-generati dalle stesse routines produttive originali appositamente ideate, che li portano ad acquisire con naturalezza ed efficacia gli avanzamenti qualitativi e specialistici.

Le prospettive di sviluppo nella ricerca artistica e nella collaborazione professionale mostrano chiaramente come una nuova rassegna (I SOLISTI, ideata per la nuova sala ActorStudio per la formazione del pubblico e i nuovi giovani attori) abbia incentivato il ricambio generazionale delle professionalità e la valorizzazione dei nuovi talenti secondo una continuità artistico- professionale. La rassegna in 2a edizione quest’anno propone generazioni sempre più giovani di professionisti della scena, contraddistinti dall’aver fatto parte della “scuderia Abeliano”.

Scelte di politica culturale consolidate guidano il futuro ideativo e produttivo dell’Abeliano con l’ausilio di attori e di tecnici di lunga e provata professionalità, insieme a un vivaio di giovani attori emergenti e di valenti collaboratori artistici e organizzativi. Nuova linfa per nuove visioni e nuovi cammini, ampiamente e strategicamente soppesati. Le opportunità di inserimento di nuovi profili (specie attoriali, ma anche nel comparto tecnico e organizzativo) sono consentiti da un turn over di collaborazioni mirate e contrattualizzazioni stabilizzate.

Il presente progetto, di grande impianto e ragionate scelte, non avrebbe potuto concepirsi né potrebbe condursi se non fosse il frutto di un lavoro di squadra affiatato premiante il merito, con le responsabilità affidate per competenze (organizzative, artistiche, di comunicazione e rapporto con i media, contabilità e amministrazione, logistica e accoglienza, tecniche, etc…) e le criticità affrontate mediante brainstorming results oriented, da cui consegue un emergere di qualità e saperi condiviso e gratificante.

La call lanciata durante il lockdown primaverile per il lancio del gruppo di laboratorio teatrale “Tutti Uniti”, coordinato da Vito Signorile, ha raccolto adesioni numerosissime e selezionato profili di medio-alto livello quanto a competenze ed esperienze curriculari, portando alla costituzione (su base regionale) di un team di talentuosi ‘novizi’ e semi-professionisti maturi motivati all’allestimento di una produzione (“Italian Graffiti”) da portar in scena in giugno 2021 al Teatro Abeliano di Bari, per farla quindi circuitare successivamente per altri teatri dei centri pugliesi. A dimostrazione di un progettualizzato scouting continuo e serio, riconosciuto qualificante e abilitante dai numerosi candidati.

Le manifestazioni e gli spettacoli in rassegne dimostrano attitudine a fare rete (coordinando artisti di discipline variegate e di caratura nazionale, e per collaborazione di realtà sociali/comunità diverse) e prefigurano più alti scenari di reticolarità professionale. Il tutto innervato in una relazione costante con il territorio metropolitano di Bari, aprendosi a visibilità sovra-regionale con un meta-linguaggio Europeo e Panmediterraneo. In particolare i soggetti coinvolti permettono di generare valore di scopo ed economie di scala offrendo il proprio bagaglio di skills specifiche ed esperienze professionali sulle particolari attività/spettacoli/rassegne in progetto, con il risultato di una alta reciproca valorizzazione e la maggior sostenibilità finanziaria di talune attività del progetto. Risulta consolidato il rapporto con

  • Comune di Bari/Teatro Pubblico Pugliese (sia per la stagione di prosa che per il DAB)

  • Stagione Concertistica Collegium Musicum (direzione artistica M° Rino Marrone)

  • Radicanto (direzione artistica M° Giuseppe De Trizio)

Dal 2021 la collaborazione tra il Nuovo Teatro Abeliano, principale Teatro di prosa privato della città di Bari e importante attrattore culturale diretto da Vito Signorile, con altre importanti realtà del panorama culturale pugliese quali Teatro dei Borgia (compagnia di produzione d’arte contemporanea, direttore artistico Giampiero Borgia) e ResExtensa (compagnia di teatrodanza diretta da Elisa Barrucchieri) si farà sempre più finalizzata a sperimentare e studiare la fattibilità della creazione di un nuovo soggetto protagonista dello spettacolo dal vivo in Puglia giungendo all’istituzione di un polo culturale e multidisciplinare che, attraverso la condivisione di obiettivi e realizzazione di economie di scopo, si candiderà univoco dal 2022 alle principali forme di finanziamento/progettualità pluriennale.

Un primo importante esperimento viene attuato con un nuovissimo progetto/Festival Multidisciplinare dal titolo Pandémoni.

Che si abbia o meno abitudine alla fruizione di spettacoli, di certo non è usuale vedere Pandémoni in azione! 

Al singolare il termine (dal greco antico) rievoca il ‘genio trainante’, principio generativo e vitalistico che sprizza dinamismo, scatena energie, attiva avvenimenti nuovi e perciò risulta agente spettacolare e mirabile, per cui un ‘pan-démone’ si muove piuttosto in molteplici direzioni espressive implicando una pluralità di abilità artistiche e ambiti disciplinari. 

I Pandémoni allora si mostrano proprio mentre, inabitando gli artisti in scena, ispirano nuove, audaci performances per il pubblico.

Travolgenti, innovativi, ricostruttivi e ricostituenti, i nostri Pandémoni si manifesteranno in eventi magici, innescando esperienze avvincenti poliedriche e multiverse, grazie alle qualità vivificanti del Teatro, della Danza e della Musica, ormai senza più confini, e attraverso i corpi e i cuori di protagonisti chiamati a rianimare i palcoscenici del mondo, come faranno nelle occasioni dell’omonimo Festival multidisciplinare ideato da Vito Signorile, per tornare a emozioni antiche e nuove, ad esperienze spettacolari sorprendenti e vivificanti.

Le iniziative e i vari format ormai testati (anche via streaming e online) danno ulteriormente luogo ad un rapporto privilegiato con molte Associazioni cittadine, l’Università della Terza Età e i vari istituti scolastici del territorio, dando modo di attuare (come nel caso di Piedigrotta barese, Versi alla luna e Canti di Natale) un vantaggioso ‘partenariato creativo’ con trasferimento di metodologie e logiche mediante approcci/processi ‘endogeni’ meta-comunicativi (che cioè puntino all’uso di strategie/metodi derivanti dalle pratiche artistiche, dalle competenze diffuse nonché dalle capacità maturate da Gruppo Abeliano e dalle realtà coinvolte). La scelta di ‘ascolto’ delle loro capacità performative genera idee e soluzioni di allestimento up to date anche per le produzioni (nuove e di repertorio) dell’Abeliano, perciò è un elemento alla base della concezione e programmazione che si dirama con questo progetto poiché le collaborazioni attivate ne supportano le prospettive e ne rinforzano l’impatto generale, e le convenzioni attuate consentono di rendere alla portata di tutti (specie studenti, casalinghe, pensionati) le proposte e attività per loro appositamente immaginate.

Il mondo della scuola è da sempre tra le attenzioni prioritarie del Gruppo Abeliano, non mancando nel presente progetto già dall’accurata scelta di spettacoli nella rassegna A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ in cui si presentano titoli dai contenuti in linea con le curiosità degli scolari e degli studenti adolescenti. In secondo luogo la collaborazione con la sezione liceale dell’Istituto “D. Cirillo” di Bari anche per la possibilità di accogliere alcuni alunni in funzione del programma formativo di alternanza scuola-lavoro (nonostante compromesso dalla provvisoria indisponibilità fattiva dovuta al Covid19), rappresenta un elemento chiave per il loro sviluppo pieno e multivalente, maturandone le competenze trasversali grazie a una dinamica di incentivazione funzionale, utile per affrontare esigenze complesse e le inaspettate richieste di un mondo in continuo cambiamento. D’altronde il quartiere in cui ha sede il Teatro Abeliano è il più pieno della città di edifici scolastici di ogni ordine e grado con cui l’attività teatrale è chiamata a sintonizzarsi, per educare le giovani generazioni al bello, alla cultura, al rispetto e convivenza civile, alla vita sociale e professionale, alle conquiste della scienza e del sapere. In tal direzione si è appositamente concepito lo spettacolo “Naufragar m’è dolce in questo mare”, con l’intento di riuscire a presentare in modo “teatrale” i grandi poeti della letteratura italiana costruendo un contesto appropriato che stimoli attenzione e considerazione e induca a gustare in tutta la loro straordinaria bellezza quelle opere ingiustamente “rifiutate” dai più giovani (cui per principio non piacciono le imposizioni).

La fascia giovanile-studentesca è quella, non a caso, da dover educare al teatro e ai linguaggi espressivi della scena, per donar loro oggi più che mai la preziosa arte della ‘liberazione dell’interiorità’. E la poesia è il codice generativo della teatralità.

Perciò la scelta della spettacolazione ‘poetica’ assume triplice valenza di rilevanza metodologica. In primis è originale apripista di una tendenza che si prospetta importante ora e per il futuro. Confinata quasi noiosamente nelle aule scolastiche, al di fuori di esse la Poesia sembra invece magicamente attirare anche giovani platee, sempre che venga proposta con accurata dovizia e competenza delle tecniche specifiche di veicolazione. Gli esempi avuti in tv (Benigni e altri) comprovano uno scenario di esigenze inespresse da percorrere. In secondo luogo, la collaborazione con gli istituti scolastici, mediante le presentazioni nell’imminenza delle repliche, sarà occasione di formazione e possibilità di educare al teatro con facilità e naturalità. In tal senso, l’esperienza di ricerca e di traduzione scenica delle tradizioni e canti della cultura popolare operata da Vito Signorile gli consente di saper porgere i classici della Poesia contemporanea con la medesima vantaggiosa immediatezza d’approccio con cui ha fatto avvicinare le masse notoriamente meno fruitrici di proposte culturali. Le fasce giovanili devono poter acquisire il piacere dello spettacolo dal vivo, e tale ‘target elettivo’ va ‘agganciato’ con propedeuticità e grazie alla padronanza delle più avanzate concezioni pedagogiche. Il prezzo ipotizzato (5 euro) rimuove presumibili ostacoli di natura economica. Infine lo spettacolo non si limita alla mera declamazione di noti brani ma contempla coinvolgere partecipativamente l’audience con dei surplus contenutistici ed organizzativi, quale la possibilità di tramutarsi in lezione aperta con i docenti. Un modo nuovo ed originale di unire una prassi prettamente didattica e teatralità consueta, mostrando forme altre di apprendimento circolare.

Grandissima considerazione e rilievo il Gruppo Abeliano ha riservato negli anni ai quartieri e alle periferie con progetti dedicati, in ossequio alla sua vocazione di assicurare il diritto alla Cultura e al Teatro accessibile a tutti, con l’orgoglio di avere tra i propri spettatori gente che per la prima volta frequenta il teatro (allettata da una straordinaria politica di prezzi bassi ma anche da tematiche interessanti e coinvolgenti); sono i presupposti che hanno dato vita e poi consolidato eventi e rassegne quali “Festa di Periferia”, “Famiglia a Teatro”, “Scuola a Teatro”, più di recente “BariInvisibile”. Ma è soprattutto con “Dante sui sagrati” che il Teatro Abeliano ha già preso a spostarsi da giugno 2019 per le periferie cittadine avvicinando pubblici inconsapevoli con un format di Lectura Dantis cui alla declamazione in italiano/dantesco dei versi del Sommo Vate segue l’ineguagliata bella traduzione in vernacolo barese di Gaetano Savelli. Motivo per cui questo recital teatral/letterario resta un asse importante anche del presente progetto, secondo date e modalità che si renderanno disponibili nel corso dell’anno su richiesta e in proseguimento delle esperienze passate.

Se comunque la gran parte degli spettacoli calendarizzati nel presente progetto si svolge al Nuovo Teatro Abeliano, il quartiere Japigia rappresenta proprio un terreno di feconda missione in tal senso, poiché purtroppo privo di attività culturali di sorta, per cui la presenza stessa del Teatro Abeliano in quest’area urbana vi restituisce attenzione specifica, nonché contribuisce al decentramento cittadino incidendovi significativamente con meritoria sollecitazione (in ottica di riscatto culturale) anche dei flussi di spettatori dai quartieri centrali. Non è privo di rilievo che la struttura, edificata nel 2012 (a firma dell’arch. Luca Ruzza) con ammirevole tempistica da record (in 72 giorni!), si pone da allora come attrattore culturale, stimolatore perfino di interessi turistico-architettonici poiché attestatasi tra le più originali costruzioni teatrali contemporanee, secondo avanzate e ardite concezioni degli spazi di accoglienza e di collocazione del pubblico in sala, presto imitate sul piano nazionale.

L’inclinazione verso le aree marginali, le periferie e gli abitanti del quartiere Japigia in cui il teatro è collocato si evince soprattutto con queste iniziative all’interno della rassegna ABELIANOEVENTS:

  • Piedigrotta Barese

(Lingua e Tradizioni Popolari – Progetto Pluriennale di Ricerca e Promozione)

La necessità di recuperare e salvaguardare le nostre tradizioni e il nostro dialetto, messo all’indice per intere generazioni dal pregiudizio e dall’ignoranza, è sotto gli occhi di tutti. Il compito è arduo, ma certo vale la pena operare un tentativo non effimero, per conservare quel che resta e recuperare quello che è possibile della nostra “lingua madre” e delle nostre tradizioni, al riparo dalle facili mercificazioni, dagli imbarbarimenti. A ricercare le nostre radici siamo probabilmente spinti anche dallo stato di totale omologazione e “schiavitù” in cui ormai versiamo indiscriminatamente ad ogni latitudine. Offrire un possibile contributo, nella ricerca di radici e identità, attraverso il teatro, la poesia, i canti, le feste, i racconti e quel che resta della Tradizione orale, ripercorsi e riletti con metodo, catalogati, stampati, filmati, per la conservazione e lo studio ma anche per stimolare nuova creatività e affermazione orgogliosa del nostro dialetto. Il lavoro, avviato dall’Abeliano da oltre un trentennio, è meticoloso, costante, coinvolgente anche attraverso lezioni e letture per i giovani delle scuole medie e gli anziani, attraverso il riordino delle opere esistenti e la eventuale costruzione di una condivisa guida alla lettura e scrittura del dialetto barese, l’aggiornamento di un vocabolario, l’allestimento di antologie multimediali dedicate alla poesia, alla tradizione orale, alle traduzioni e/o reinvenzioni di opere di grandi autori. Infine, quale importante complemento allo studio e “premio” all’impegno delle nuove ricerche e delle nuove creatività, allestimento di eventi spettacolari a cadenze cicliche, come la “Piedigrotta barese”, una festa di tradizioni e di popolo in piazze della città vecchia e delle periferie cittadine, in compagnia di attori, poeti, cantanti, musicisti, drammaturghi, artigiani.

  • Versi alla Luna

Tende a valorizzare le bellissime e numerosissime edicole votive (oltre 250 unità) sparse nelle corti, sugli archi, e nei vicoli di Bari Vecchia che saranno oggetto di recupero e riqualificazione. Da reading di poesie e spettacolazioni a cielo aperto nelle corti di Bari vecchia in una serata di luna piena, è diventato un evento fisso (da alcuni anni più fattibilmente realizzabile in teatro) che in giugno invita tutti, cittadini, aziende, Istituzioni, ad “adottarle” e sensibilizza la città sull’importanza di questo prezioso recupero (appartengono ai periodi storici del XVIII e del XIX secolo, e sono attribuite a molti autori, tra i quali figurano Michele Montrone, Vito Dentamaro ed altri pittori ed artisti locali).

  • Canti di Natale

Nel periodo delle festività natalizie è diventato tradizionale l’appuntamento di “Canti Di Natale”, manifestazione che, in occasione dello scambio di auguri, offre a tutta la cittadinanza la possibilità di esprimere un proprio pensiero, una poesia, una canzone, ispirate ai temi del Natale e della solidarietà.

A partire da quest’anno, nell’ambito della stessa giornata, il Gruppo Abeliano istituisce il Premio di poesia e canzoni (in vernacolo barese e in italiano) ispirati al Natale ma anche ai temi della Solidarietà, dell’Amicizia, della Pace, dell’Amore, del Dialogo tra popoli e culture. In concorso sono previste due sezioni (opere edite ed inedite) per le quali vincono le prime 3 opere classificatesi in ciascuna sezione, insindacabilmente votate da una Giuria composta da note personalità della cultura e dello spettacolo.