I Finzi Contini
di Luca Pizzurro
regia di Luca Pizzurro
con Pierre Bresolin, Guido Saudelli, Gabriele Pizzurro, Eleonora Casoli
aiuto regista Sandro Gallo
Produzione: EllegipìTeatro20

Bassani è uno dei grandi scrittori della seconda metà del novecento. Tutti conoscevano Il giardino dei Finzi-Contini, specialmente dopo l’uscita del film di De Sica. Oggi rischia di essere dimenticato. Il compito e l’obiettivo di questo spettacolo è quello di riappropriarci del valore storico e della complessità umana di questo testo. Valore storico perché è stato uno dei primi romanzi italiani a parlare delle Leggi razziali del 1938 e della deportazione degli ebrei. Romanzo sulla complessità dei rapporti umani, perché è un romanzo sulla giovinezza e sulla sua fragilità e sull’amore quando risulta
impossibile. Racconta l’amore, l’amicizia, i progetti di vita di alcuni ragazzi ebrei di Ferrara perfettamente integrati nella vita della città, durante gli anni dell’università, mentre l’Italia si allea con la Germania ed entra in guerra. La storia però sta accadendo fuori dalle mura. Perché Bassani inaugura uno schema, quasi un genere, che sarebbe stato poi adottato da molti altri romanzi e film di grande successo sullo sterminio degli ebrei, come L’amico ritrovato di Fred Ullman. Perché la tragedia è sempre sullo sfondo, quasi cristallizzata. Una storia che oscilla pericolosamente sulla fragile corda del futuro, la corda che sta per spezzarsi facendo sprofondare i protagonisti nella tragedia.