- REPLICHE /1 marzo 2025 h. 20:00
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A senza nome
letture abrasive dalla Divina Commedia
di e con Annamaria Di Pinto
drammaturgia musicale di Luigi La Forgia
Produzione: Il Cielo di Carta
Inferno e Pandemia: tre canti, tre elementi, tre passaggi, tre esperimenti, tre come la stessa terzina dantesca, tre come le Cantiche, tre come numero supremo simbolico e vitale. Un viaggio attraverso il suono della parola dantesca sviscerato nell’apertura del I canto, sferzato nell’attraversamento del V canto, per finire acuto nel XXVI canto: una sperimentazione vocale e sonora che porta nel turbinoso percorso infernale senza soluzione di continuità ad attraversare fisicamente la singola parola e il singolo suono, aggrappati ad immagini ed oggetti sopravvissuti all’inghiottitoio nefasto degli Inferi. Un approccio abrasivo alla sacra materia di un testo immortale, interpretato attraverso la forza dei suoni e delle manipolazioni della voce, per aprirlo a nuovi significati. Pochi elementi in scena. L’attrice, Annamaria Di Pinto, si districa magistralmente tra terzine e rime, accompagnata da musiche e suoni elettronici. L’atmosfera è variabile. Si passa da momenti feroci a istanti in cui lo spettatore sembra viaggiare in un ventre liquido. La voce di Annamaria è superba, graffia, soffoca, stringe, in un moto sincronico con le sperimentazioni sonore, che si presentano come vere e proprie scenografie musicali. La compagnia rivisita Dante in modo originale, al di fuori di ogni chiave classica.
L’Inferno è ora sulla terra, nella rilettura ambientale suggerita dal video che viene proiettato all’inizio della performance.