• REPLICHE /18 gennaio 2025 h. 21:00
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Abbasce la cape
scritto, diretto e interpretato da Maurizio Sarubbi
audio e luci di Caterina Rubini
grafica di Maria Pastore
Produzione: Compagnia Teatrale Artù

“L’ultimo giorno di un condannato a morte” di Victor Hugo è un romanzo scritto dall’autore nel 1829, romanzo molto importante dal punto di vista letterario. Sono narrati, in prima persona, gli ultimi giorni di vita di un prigioniero destinato al patibolo. Testo molto commovente che porta in scena le agonie di un uomo torturato dal sol pensiero di attendere per sei settimane la morte. Il personaggio descrive la situazione in cui si trova, con una scrupolosa descrizione delle immagini reali che aprono, nella sua mente, tutti i sui ricordi della vita “ormai” passata (infanzia, giovinezza e età adulta) L’idea di “Abbasce la cape” nasce dalla volontà di Maurizio Sarubbi, autore regista e interprete, di forgiare il personaggio di Hugo in modo personale incrociando i ricordi d’infanzia e giovinezza vissuti per le strade della nostra Puglia. Enorme il lavoro di fusione dei due testi: il romanzo di Hugo è il filo conduttore dell’opera e gli innesti di “strada Angiola”, giustificati all’interno del testo, avvicinano lo spettatore ad una situazione più “Semplice” e “Reale”. L’importanza dei ricordi, l’importanza delle cose semplici, l’importanza di alcuni aspetti che ci sembrano normali e dovuti ma che, quando vengono a mancare, creano un grande vuoto. L’innesto del testo “Strada Angiola” di Giuseppe Lorusso rende più leggero e a tratti divertente l’intero monologo.