• REPLICHE /14 febbraio 2025 h. 20:00
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La ballata dell’amore
percorso poetico-musicale e regia di Vito Signorile
voci e interpretazioni: Vito Signorile e Agata Paradiso
tastiere e arrangiamenti: Leonardo Torres e Francesco Galizia
spazio e disegno luci: Danilo Milillo
Produzione: Gruppo Abeliano

Io amo.
L’amore mi segue come un fedele cagnolino, sempre al mio fianco, nei meandri della realtà e nei vicoli intricati della mia fantasia. È un fardello di sentimenti che si scontrano e si fondono, che si accrescono e si frantumano, e in questo tumulto di emozioni si svelano in mille sfumature, moltiplicandosi all’infinito. Quella che era una leggera zavorra diventa una montagna, sempre più alta, sempre più misteriosa, sempre più affascinante. Da bambino, con la purezza e la vulnerabilità che solo un cuore infantile può conoscere, ho assaporato l’amore immenso per la mia cagnetta Lola, e poco dopo ho sperimentato l’abisso del dolore per la sua perdita. Da adolescente ho vissuto le dolci e tormentate ansie del primo amore, un sentimento platonico, denso di sogni, desideri e gelosie. Poi, con inspiegabile stupore, ho incontrato la delusione, quella che giunge solo con il passare del tempo: venti anni dopo, di quel primo amore era rimasta soltanto un’ombra, un’immagine che non era mai caduta nell’oblio. E così, tra amori vissuti e amori sognati, amori rincorsi e amori fuggiti, ho scoperto il valore di questo straordinario contenitore di emozioni che avvolge e travolge ogni anima, e in cui ciascuno di noi aggiunge le proprie, uniche sfumature. I miei affetti collaterali, la musica e il teatro, mi hanno spinto in una continua ricerca, che ha trovato espressione in innumerevoli performance. Un critico scrisse tempo fa: “Ah, l’amour, questa emozione inafferrabile che fugge da chi la desidera e insegue chi non la ricambia. L’amore è il tormento di tutti, ma soprattutto la massima fonte d’ispirazione per i creativi: poeti, scrittori, musicisti, coreografi, drammaturghi, maestri della pittura e dello scalpello. C’è qualcuno che abbia saputo resistere a tanta forza seduttiva? L’amore può essere causa di dolore o di ironia amara. Tra questi estremi si muove l’ultima produzione del Gruppo Abeliano…”. Ma quella non era l’ultima, perché l’amore continua la sua danza eterna, oscillando tra la felicità più grande e il dolore più acuto, tra il sospiro romantico e la passione più sfrenata. Questa volta sarà una ballata a guidarci attraverso un percorso poetico-musicale, dove i versi di Tenco abbracciano quelli di Majakovskij, Cohen incontra Neruda, Pino Daniele si unisce a un girotondo con Alda Merini e Jacques Prévert, mentre Rino Gaetano balla con Jacques Brel e Gino Paoli. Una rimpatriata indimenticabile per tutti.
Vito Signorile

Il mio viaggio.
Ho sempre danzato, anche a rischio di sembrare disarmonica. Ho sempre amato, pur sapendo che potevo non essere ricambiata. E in questo vortice, che spesso non mi è stato amico, ho trovato rifugio in una celebrazione, in quel meraviglioso naufragio che è la Ballata dell’amore. Cantanti, poeti, artisti, scrittori… innumerevoli anime si sono interrogate su cosa sia l’amore, e smarrirmi tra le loro parole mi ha fatto sentire meno sola. Alla fine di questo viaggio, giunta all’ultima parola, all’ultima nota, ho compreso una cosa: io voglio amare con l’intensità delle canzoni, e desidero essere amata con la profondità delle poesie. Ti va di ballare?
Agata Paradiso