ERaULISSE
l’ultimo viaggio
una coproduzione La Baracca – Testoni Ragazzi (Bologna) / Compagnia del Sole (Bari)
di e con Flavio Albanese, Bruno Frabetti
regia di Flavio Albanese, Valeria Frabetti
collaborazione artistica di Marinella Anaclerio
immagini di Enrico Montalbani
luci di Antonio Venitucci
scenografie e costumi di Tanja Eick, Fabio Galanti, Enrico Montalbani
animazione video di Andrea Zanini
si ringrazia
per la collaborazione al movimento Andra Burcă,
per la voce Patrizia Labianca
EraUlisse racconta una storia ispirata al mito di Er, che Platone scrisse più di duemila anni fa e che noi vorremmo raccontare ai bambini, perché non se ne perda la memoria.
Racconteremo di quella volta in cui Er ha viaggiato con Ulisse in un luogo sconosciuto, che nello spettacolo chiameremo Altrove.
Un mito è una storia che forse non è mai accaduta, ma che potrebbe sempre accadere, in un mondo sospeso tra immaginazione e realtà. La filosofia ne fa spesso uso, perché i grandi misteri amano nascondersi in queste storie.
Il linguaggio teatrale può aiutare a comprendere tematiche complesse, per questo è nato il desiderio di raccontare questo mito attraverso uno spettacolo.
In scena tre personaggi che, grazie a questa avventura, si incontrano per la prima volta: Er, Ulisse e Anànke.
Er, un giovane soldato per tutti morto in battaglia, si risveglia senza ricordare la strada che lo ha portato in quel luogo, che non ha mai visto.
In questo luogo incontrerà Ulisse, il grande eroe, morto da migliaia di anni. Le sue storie lo hanno reso immortale, poiché gli uomini iniziano e finiscono, mentre le storie no. In modo inaspettato, Ulisse affronterà il suo ultimo viaggio accompagnato da Er, che dal primo momento gli chiederà come uscire dall’Altrove. Ulisse non lo sa, poiché anche lui è bloccato e non riesce a rimettersi in viaggio.
All’interno di una storia al confine tra il reale e il fantastico, possono incontrarsi anche personaggi inaspettati come Anànke, una voce senza corpo, che di questa storia è guida e musa ispiratrice. Anànke attende, conosce il destino che solo da lei dipende, solo lei potrà decidere il momento in cui Ulisse potrà intraprendere il suo l’ultimo viaggio, insieme ad Er, che ormai lo segue e si fida di lui.
La voce guiderà Er e Ulisse attraverso trappole, indovinelli, labirinti e giochi di parole da interpretare, mentre Ulisse racconterà ad Er alcune delle sue avventure, per cercare di comprendere le parole pronunciate da Anànke e per raccontarle a chi, come Er, non le conosce tutte.
Riusciranno a trovare la strada? E se riusciranno a uscire, saranno gli stessi che erano entrati?
E soprattutto imparerà Er a tenere le orecchie e gli occhi aperti?
I bambini, come Er, si perderanno tra le parole, per poi ritrovarsi cambiati, all’uscita di questo labirinto, o forse no.
Saranno loro a scegliere, come Ulisse, o a farsi testimoni di questa avventura, come Er.
O forse si ritroveranno con una traccia nella loro memoria che, come un seme, potrà crescere durante il loro percorso di apprendimento. Tra le immagini che vedranno infatti si nascondono le idee di molti filosofi, che incontreranno quando saranno più grandi.
Vedranno in scena il pensiero di Eraclito e la sua teoria degli opposti, che si accompagnano, si sfiorano e a volte s’incontrano, come la veglia e il sonno, il giorno e la notte, la vita e la morte.
A queste idee Platone e Pitagora si ispirarono per formulare la teoria della metempsicosi, che rimane un affascinante mistero, al pari dei segreti del greco antico. In questa lingua molte parole furono pensate per la prima volta, spesso con un significato molto diverso da quello attuale. Ad esempio, i daimones, oggi conosciuti come demoni, sono sempre stati cattivi? Cos’è un utopos?
è possibile racchiudere il significato dell’esistenza umana in una sola parola? I greci credevano di sì.
Anche Heiddeger ha attinto alla fonte della conoscenza e alle sue teorie ci siamo ispirati noi.
Non è un caso che la Radura che menziona nei suoi ultimi scritti, ovvero il luogo-limite della conoscenza umana, assomigli molto all’Altrove, che è il luogo in cui questo spettacolo è ambientato.
C’è chi vede nei miti solo una storia di fantasia e chi, come noi, crede che contengano dei segreti da svelare, domande irrisolte e da non risolvere, da cui ripartire e condividere poiché ancora attuali, anche se pensate per la prima volta migliaia di anni fa.