• REPLICHE /8-9 ottobre 2021, h. 21 - 10 OTTOBRE h. 18
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Mai stata sul cammello?
di Aldo Nicolaj
Regia Vito Signorile
con Tina Tempesta, Antonella Genga, Stefania Bove
allestimento scenico Michele Iannone
impianto sonoro Davide Ceddia

“Sono tutte buone le mamme del mondo? O ce ne sono anche delle maligne, delle cattivelle? La protagonista di questa commedia, un angioletto certo non è. Ma più che condannare bisogna capire, una nonagenaria che nella vita ha sempre dominato e che all’improvviso corre il rischio di rimanere sola, perché la figlia cinquantenne la vuole lasciare per un extracomunitario di cui si è innamorata. Diciamo che la nostra nonagenaria agisce per legittima difesa e questo, chi la giudica, deve considerarlo. Ho scritto qualche anno fa la commedia per Paola Borboni, che ne sarebbe stata l’interprete ideale, ma non fece in tempo a mettere in scena questo personaggio che mi aveva ispirato” (Aldo Nicolaj)
Olga è una vecchia signora novantenne, arzilla, intraprendente, che non dimostra l’età che ha, a cui piace mangiare dolci e giocare. La vittima preferita dei suoi giochi è la figlia, alla quale poco concede in fatto di vita privata. Ad Elsa rimprovera di non essere riuscita a costruirsi una vita decente, di essere invecchiata troppo presto e di non saper sfruttare le occasioni che le si propongono. Tra le due s’inserisce Iris, giovane domestica tuttofare, fanatica di telenovelas, che riesce a mediare tra i loro opposti caratteri, ottenendo le rispettive confidenze.
Un’ energica novantenne ed una figlia succube che incerta si muove tra il senso di colpa, l’obbligo morale ed il desiderio di libertà, ci riportano a un tema universale e attuale, con l’ironia tragicomica tipica delle commedie di Nicolaj.
Trailer: https://youtu.be/WvO17X1EnS8

L’autore: Aldo Nicolaj (1920-2004)
Si è dedicato alla scrittura teatrale fin dagli anni ’40. Le sue commedie descrivono con sferzante ironia i piccoli drammi dell’animo umano. Le sue opere sono state tradotte e rappresentate all’estero, soprattutto in Francia e in Russia, dove Aldo Nicolaj ha raggiunto una notorietà forse maggiore che in patria. Particolarmente versatile e fecondo, esordì con opere di impegno sociale osteggiate dalla censura dell’epoca.
Nelle sue commedie, molto rappresentate all’estero (in Russia, per esempio, Classe di ferro e Farfalla… farfalla sono considerate quasi dei classici e vengono continuamente rappresentate), seppe sperimentare diversi stili, passando con disinvoltura dal simbolismo al neorealismo, dal surrealismo al teatro dell’assurdo.
Le commedie di Nicolaj sono caratterizzate da una critica ironica del modo di vivere contemporaneo, attraverso la descrizione della classe borghese e piccolo-borghese colta nella sua vita quotidiana.
È stato anche apprezzato traduttore di opere teatrali straniere, soprattutto dal francese (Anouilh, Claudel, Duras).
Curatore di una riduzione teatrale di Senilità di Italo Svevo e de Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo, ha lavorato anche per la televisione collaborando nel1967 con il regista Anton Giulio Majano e il poeta Attilio Bertolucci alla stesura della sceneggiatura dello sceneggiato televisivo La fiera della vanità, e curando nel 1969 la produzione per la RAI dello sceneggiato I fratelli Karamàzov, diretto da Sandro Bolchi.
Con Oreste del Buono e con il regista Franco Enriquez ha invece curato la sceneggiatura dello sceneggiato Resurrezione tratto dall’omonimo romanzo di Lev Tolstoj.
Mai Stata sul Cammello? Si presenta come una tragicommedia in cui al dramma della solitudine e della vecchiaia si sovrappongono esigenze di vita e libertà, frustrazioni e comicità di situazioni.