• REPLICHE /6 aprile 2024 h. 21:00 - 7 aprile 2024 h 18.00
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Memorie di un pazzo
di Roberto Lerici
da Nicolaj Vasil’evic Gogol’
uno spettacolo di Andrea Buscemi
musiche di Niccolò Buscemi
Produzione: Compagnia Teatrale Tiberio Fiorilli

Attraverso il racconto della progressiva discesa nella pazzia di Aksentij Ivanovic Popriscin, piccolo burocrate nella Pietroburgo di inizio ‘800, Gogol ci conduce in un tema a lui molto caro (già trattato ne Il Cappotto, altro fondamentale segmento de I racconti di Pietroburgo): l’alienazione dalla società di un individuo solo e frustrato, che sogna di raggiungere uno status sociale che lo affranchi dalla una miserabile esistenza. Il rapporto tra individuo e società, tema fondamentale dell’opera del grande scrittore ucraino, è forza dirompente nell’evoluzione della storia. Popriscin intende rendere “pan per focaccia” a tutti coloro che, nella realtà, minacciano la sua esistenza rendendogli impossibile l’affermazione sociale di cui si sente ampiamente meritevole: il capoufficio, la serva Mavra, i colleghi, la donna di cui è segretamente innamorato. Le sue invettive, e il suo delirio megalomane, finiranno per scollarlo sempre di più dalla stessa società a cui ha dichiarato battaglia, e da cui alla fine resterà schiacciato. Un racconto esemplare (qui reso doppiamente intrigante dall’adattamento per la scena di Roberto Lerici) su quanto nei secoli l’ingiustizia sociale e le miserie umane abbiano sconvolto le esistenze di molti. Un tema che oggi, nella società dei consumi che invita forsennatamente chiunque a primeggiare andando perfino oltre sé stessi, affiora in modo sempre più prepotente, campanello d’allarme di un disagio umano destinato ciclicamente a riproporsi, che rende l’opera di Gogol quanto mai attuale.