- PRIMA REPLICA /Sabato 23 NOVEMBRE 2019, h. 21
- SECONDA REPLICA /Domenica 24 NOVEMBRE 2019, h. 18
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LE SMANIE PER LA VILLEGGIATURA
di Carlo Goldoni
adattamento e regia Paolo Panaro
costumi Francesco Ceo
con Altea Chionna, Marco Cusani, Deianira Dragone, Carlo D’Ursi, Alessandro Epifani, Francesco Lamacchia, Paolo Panaro, Riccardo Spagnulo
Produzione Diaghilev
“Le smanie per la villeggiatura” è la prima commedia di una trilogia che Carlo Goldoni ha dedicato al tema della villeggiatura e che comprende anche “Le avventure della villeggiatura” e “Il ritorno dalla villeggiatura”. Fu rappresentata per la prima volta nel 1756. I temi principali della commedia sono il desiderio degli appartenenti alla borghesia del tempo di apparire più altolocati nella società di quanto non fossero nella realtà e i pericoli della frenesia amorosa (in ottemperanza alla diffidenza di stampo illuminista nei confronti delle passioni struggenti). L’azione si svolge nell’arco di una giornata, a Livorno, nelle case di Leonardo e di Filippo, rappresentanti di un ceto borghese che vuole competere con i nobili e con i ricchi. Il primo atto si apre con i preparativi in casa di Leonardo. La partenza è fissata per la sera stessa, ma la sorella Vittoria protesta perché il suo “mariage”, l’abito all’ultima moda, non sarà pronto per tempo. Loro ospite nella casa di Montenero sarà anche l’amico Ferdinando, scroccone e pettegolo, ma ricercato nelle case di villeggiatura perché di buona compagnia. I due fratelli partiranno insieme al signor Filippo e a sua figlia Giacinta, di cui Leonardo è innamorato.
Paolo Panaro ambienta la vicenda goldoniana ai nostri giorni. La crisi economica, un tenore di vita troppo alto, la cattiva educazione dei figli, sono gli argomenti che vengono messi in risalto in questo adattamento. Ogni uomo, ogni donna, qualunque sia la sua condizione, la sua età e la sua professione è vittima inconsapevole della tirannia delle mode. Due famiglie non particolarmente agiate sono in affanno perché non possono permettersi le vacanze. Eppure, per la loro credibilità sociale, è impossibile mancare al tradizionale appuntamento estivo: partire è ormai una specie di obbligo, un qualcosa da ostentare, e tanto meglio se la meta è un lontanissimo paese esotico. Il testo di Goldoni somiglia molto al nostro quotidiano, fatto di smancerie, ipocrisie e falsità.