• REPLICHE /27 ottobre 2023 h. 21 (Anteprima fuori abbonamento)
    28 ottobre 2023 h. 21 - 29 ottobre 2023 h.18
  • PER INFORMAZIONI /080 5427678

TRE SORELLE o L’attesa della felicità – di Anton Cechov
Compagnia del Sole
Drammaturgia e regia Marinella Anaclerio
Stella Addario, Flavio Albanese, Marco Bellocchio, Patrizia Labianca, Loris Leoci, Ornella Lorenzano, Tony Marzolla, Luigi Moretti, Dino Parrotta, Domenico Piscopo, Antonella Ruggiero
Scene e Immagine Pino Pipoli
Costumi Benedetta Moruzzi
Disegno luci Cristian Allegrini
Vocal coach Isabella Minafra
Comunicazione Marilù Ursi
Amministrazione Lucia Di Mauro
Organizzazione Dario Giliberti

PRIMA NAZIONALE

Dopo l’allestimento de Il giuocatore di Goldoni (2022), la Compagnia del Sole prosegue la sua ricerca sulla ludopatia mettendo in scena Tre sorelle di Cechov, testo che mette in luce le cause possibili dell’insorgere della ludopatia. Il personaggio ludopatico è il fratello Andrej, apparentemente non protagonista della storia, almeno non come Florindo, il giocatore goldoniano, bensì anello più debole e centrale della catena degli eventi narrati. Il giovane, che nel primo atto viene presentato come appassionato musicista in procinto di trasferirsi a Mosca per diventare violinista professionista, è colui che nel tempo subisce maggiormente gli effetti di un mutato panorama sociale. In realtà tutta la famiglia Prozorov si confronta con il vuoto di certezze che la morte del padre ha lasciato, ma è Andrej che, dopo un matrimonio impulsivo e sbagliato, non reggendo tale assenza di futuro si lascia risucchiare dal gioco d’azzardo, attendendo che la felicità bussi alla sua porta con una vincita miracolosa che di fatto non arriva. Questa attesa di felicità caratterizza in qualche modo la maggior parte dei personaggi, che hanno sogni confusi e si agitano senza una prospettiva reale. I più si affidano a ricette facili che fanno naufragare i loro sogni contro lo scoglio di una realtà mai davvero considerata, finendo col diventare via via più passivi ed indifferenti. La storia si apre in una luminosa in primavera in cui si canta, si suona e si celebra la vita ed il futuro: una commedia brillante che lascia sperare. Si chiude passando per un inverno di segreti eccitanti e passioni nascoste, poi un’estate di fuoco e infine un autunno triste con tante separazioni e perdite. Una commedia (questo è il genere in cui Cechov ascriveva le sue opere) che passando per il dramma, arriva a toccare la tragedia.