- PRIMA REPLICA /Sabato 22 FEBBRAIO 2020, h. 21
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VAI A RUBARE A SAN NICOLA!
Di e con Anna Piscopo
diretto da Lamberto Carrozzi
Scene Panagiotis Samsarelos
Luci Ettore Bianco
VAI A RUBARE A SAN NICOLA! è una fiaba moderna che scardina i ruoli di genere delle fiabe classiche, riscrivendo una leggenda appartenente alla tradizione popolare e religiosa della città di Bari: il furto delle ossa di San Nicola da Mira. Se nella storia originale a rubare le ossa del Santo fu una nave carica di marinai, nella nostra storia è una povera sartina a riscattare le sorti di Bari e la sua stessa vita. Annetta, pur avendo ancora molti pretendenti, a quasi 30 anni preferisce rimanere zitella perché non riesce ad innamorarsi di nessuno. Un giorno incontra Matteo, un losco marinaio che per lei ha tutto il fascino del maschio verace. Si fa mettere incinta nel tentativo di convincerlo a sposarla, ma lui la rifiuta. Disonorata agli occhi di tutta la città -portata in scena con un presepio alle cui statuine la protagonista si rivolge- Annetta, pur di salvare il figlio che porta in grembo, che i genitori vorrebbero uccidere e fare a pezzetti sott’olio, si traveste da uomo e parte su una flotta di marinai organizzata dai signori della città per andare a rubare le ossa di San Nicola dalla Turchia. È la storia del riscatto di una donna del Sud povera ed emarginata che, diventando protagonista ed eroina di una fiaba, ridà dignità al suo genere, al suo ceto sociale e alla sua lingua. Il testo è in un dialetto che sporca l’italiano e si snoda in un andamento musicale, ricco di assonanze e ripetizioni, ma sempre nell’ambito di una comunicazione molto concreta, l’unica di cui questo personaggio è capace. È un flusso sonoro che restituisce la capacità di ammaliare, di trascinare nelle spire del racconto, di vivere con passione e tenacia, che hanno solo certe donne del sud. L’impianto scenico restituirà la magia delle fiabe, in un gioco di luci e ombre. Si userà l’abito della Madonna Addolorata come immagine da trasformare e liberare sul piano simbolico e scenico. Un presepe della città di Bari con tanto di statuine fa da scenografia, insieme ad una grande tinozza: il mare.
Anna Piscopo: Nel 2014 frequenta l’Accademia Nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico”. Prosegue la sua ricerca come autrice e attrice nel “Laboratorio permanente sul metodo Stanislavskij-Strasberg” condotto da Sergio Valastro e con il regista Luciano Colavero. Lavora come attrice in svariate produzioni teatrali e cinematografiche. Lavora come drammaturga per il Gruppo Mòtumus. Nel 2016 vince il Premio Rai Carlo Bixio con la sceneggiatura di serie tv originale “Angry Kidz”. Con il one-girl-show “Mangia!” vince diversi premi. Nel 2019 fonda Terza Repubblica, video blog di satira politica e sociale.