Una storia nata per gioco, durante una esercitazione di laboratorio di scrittura creativa diretto da Vito Signorile.
Un personaggio disinibito, una figura femminile intraprendente che decide di prendersi la sua rivincita, dopo un lungo matrimonio ormai sfilacciato, fatto di tradimenti e bugie.
Giulia decide di osare, di lasciarsi andare ai propri sentimenti, riscopre la femminilità e la vita grazie all’ amore.
Giulia può essere chiunque, ma è davvero così comune ritrovarsi coraggiose davanti ai sentimenti?
A Giulia non basta sembrare felice, lei vuole esserlo .
Ci riuscirà?
La maschera e il volto
Il titolo scelto per questo progetto, “La maschera e il volto”, si ispira alla profonda riflessione di Luigi Pirandello sul concetto dell’identità e dell’apparenza. In questo contesto, siamo lieti di presentare un progetto sperimentale dedicato agli allievi dei laboratori teatrali del Teatro Abeliano.
Siamo consapevoli che il teatro offre una preziosa opportunità per esplorare i diversi aspetti della nostra identità, sia attraverso i personaggi che interpretiamo sia attraverso i ruoli che rivestiamo nella vita di tutti i giorni. Come afferma Pirandello, siamo tutti un insieme complesso di molteplici sfaccettature, in continuo dialogo con gli occhi degli altri.
Il nostro obiettivo è quello di offrire agli allievi uno spazio sicuro e stimolante dove possano mettere da parte le proprie maschere e esplorare la propria autenticità. In questo contesto, il palcoscenico diventa un luogo di verità, dove l’onestà e la sincerità sono imprescindibili per creare una connessione emotiva con il pubblico.
Come in un momento di vero amore, dove le maschere cadono e siamo liberi di essere noi stessi, così anche il lavoro dell’attore ci invita a esplorare la nostra vulnerabilità e autenticità. Siamo entusiasti di essere parte di questo viaggio di scoperta e crescita personale insieme agli allievi dei laboratori teatrali del Teatro Abeliano.